
Negli ultimi tempi si sente parlare sovente dei test salivari, un nuovo tipo di test per rilevare la presenza della infezione da Covid19. Si discute molto sulla loro applicabilità e sulla loro efficacia, anche se si sta andando verso la direzione della sua applicazione. Questo test può essere visto come una opzione al tampone naso faringeo o molecolare. Una opzione per il rilevamento dell’infezione da SARSCoV-2, qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei, essi vanno utilizzati preferibilmente entro i primi 5 giorni dall’inizio dei sintomi. Qual è la differenza sostanziale con il “classico tampone” effettuato ed adottato fino ad ora? I test rintracciano il virus attraverso la saliva, sono sicuramente meno invasivi, a differenza dei classici tamponi. Sono meno invasivi soprattutto per i bambini, per i più piccoli e per i ragazzi. Questi test, attualmente, sono da usare quando non sono disponibili i tamponi oro/nasofaringei. Il campione di saliva può essere considerato un’opzione per il rilevamento dell’infezione da SARSCoV-2 in individui asintomatici sottoposti a screening ripetuti per motivi professionali o di altro tipo: precisamente se vengono sottoposti a screening individui molto anziani o disabili o in caso di carenza di tamponi.
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