
Quando Mario Draghi fu incaricato alla presidenza del consiglio, mi si gelò il sangue. Purtroppo, conosco bene le dinamiche del neoliberismo, o meglio della destra neoliberista filo occidentale. Quella stessa destra neoliberista che sta portando alla fame milioni di americani: basta guardare la soglia di povertà attuale negli Stati Uniti. Un modello che reprime i diritti dei lavoratori, li assorbe, portando questi ad una soglia di quasi povertà cronica. Non può che aumentare la disparità di classi. Il tempo di assestarsi, il governo del Drago ha portato avanti la sua battaglia contro le aziende c.d zombie, con le prolungate ed estenuanti chiusure delle piccole medie imprese. Notizia di oggi, personalmente per niente sorpreso, dell’abolizione del caschback per il prossimo semestre.
Tutto qui? Macchè, per chiudere il cerchio, stop al blocco dei licenziamenti!! Avete capito bene? Le parti sociali e i lavoratori sono sul piede di guerra. Nell’epoca pandemica una decisione del genere può rivelarsi distruttiva per quei lavoratori che fino ad ora hanno percepito la cassa integrazione e che fino a qualche giorno fa speravano nella proroga dello stop ai licenziamenti. Il governo dei migliori non ne vuole proprio sapere. Invece, per quanto concerne l’eliminazione del cashback era nell’aria già da tempo. Se vogliamo dirla tutta, una misura perfettamente sostenibile che serve a contrastare il sommerso, il lavoro nero: non solo, la sua funzione è quella di stimolare i consumi e di conseguenza aumentare anche il prodotto interno lordo del nostro paese. Invece no, perché non abbattere il costo inutile secondo la teoria del governo neoliberista dei migliori. Prossimamente, ma è una mia sensazione personale, quasi sicuramente toccherà al reddito di cittadinanza. Ovviamente non sarà eliminato, ma fortemente rimodulato a immagine e somiglianza del governo Draghi. Apriamo gli ombrelli che da lassù pioveranno lacrime di sangue…..
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