Smart Working: possibile evoluzione?

Smart working
Lo smart working, c.d lavoro agile, si è rivelato un mezzo molto utile e produttivo nel periodo della pandemia. Vista l’impossibilità di tantissimi lavoratori di raggiungere le proprie aziende a causa del lockdown. Questo nuovo modo di eseguire il lavoro, prevede vantaggi e svantaggi, sia per il lavoratore che per l’azienda. Ora, cosa ne sarà dello smart working dopo l’emergenza covid? I benefici per l’azienda, sicuramente, riguardano una maggiore produttività per la stessa da parte del lavoratore. Stare a casa, lavorare concentrati e senza distrazioni può far aumentare la produttività, la competitività e il livello dell’azienda. Il lavoratore ha un senso di responsabilizzazione più elevato per raggiungere i propri risultati. Di conseguenza, se esso esegue un ottimo lavoro, si sente gratificato sia economicamente, che umanamente. Inoltre, la soddisfazione del lavoratore è  maggiore, perché concilia al meglio il lavoro con la vita privata, abbattendo il tempo speso per andare da casa all’ufficio. Con un conseguente impatto positivo sul proprio stato emotivo e di conseguenza si abbatte anche lo stress. Parallelamente, ha un effetto positivo anche per le imprese, potrebbero abbattere sensibilmente i costi di gestione delle proprie sedi e dei propri uffici. In sintesi, efficienza più motivazione alta. Come sono previsti benefici, sono previste anche criticità dello smart working. E’ vero, come detto in precedenza, può aumentare l’efficienza e l’efficacia il lavoratore stando a casa senza distrazioni. Però, c’è il rovescio della medaglia. Questo comporta, inevitabilmente, ad isolarsi dall’ambiente lavorativo di ufficio, nella specie i rapporti umani. Anche quelli hanno la loro valenza, in ottica lavorativa. Ora resta da capire cosa ne sarà dello smart working dopo il covid? Dopo che la curva è drasticamente calata? Si potrebbe tornare a lavorare negli uffici di nuovo. Prima dell’emergenza covid, i lavoratori italiani che potevano utilizzare il lavoro agile erano circa 570mila, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Ora è raddoppiato, se non triplicato. Quindi, i prossimi mesi, ci diranno se si va nella direzione di questo nuovo modo di vedere il lavoro o si ritornerà alla situazione pre covid. Staremo a vedere
Il ministro Dadone, in un intervista di qualche settimana, si fa promotrice dello smart working

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Pubblicato da Gianluca Castaldo

Mi chiamo Gianluca, i miei amici mi chiamano affettuosamente Giangy, ho 36 anni e attualmente lavoro presso un azienda. Qualche anno fa mi sono laureato in legge, la mia formazione è di stampo umanistico giuridico. Da poco mi sono cimentato in questa avventura del digital marketing. Il progetto "Paleoliitika" è partito dal nulla. Una notte insonne con un sogno nel cassetto, portare il mio mondo nelle case delle persone, usando uno dei mezzi se non il mezzo che ha più effiacacia comunicativa al mondo, internet. Paleolitika è uno spazio generalistico che si occupa di più tematiche, dal Covid all'ambiente, dalla politica all'economia, dalla geopolitiica al mondo digital. Oltre la conoscenza, voglio portare me stesso nel mio spazio web. Ho coniato i miei follower "Paleolitikani", ognuno di loro fa parte di questa grande famiglia. Uniti, andremo lontani. Forza Paleolitika!!!!