
Si è chiuso in tarda serata lo scrutinio per il referendum sul taglio dei parlamentari e per le elezioni regionali. Come da pronostici della vigilia, il SI ha stravinto nettamente con oltre il 69 % delle preferenze superando i 17 milioni di voti. Il NO è stato fermo al palo con una percentuale che oscilla sul 30,05%. L’affluenza è stata del 53,84%. Netta vittoria per il Sì anche nelle sezioni Estero. Il voto degli italiani all’estero sul referendum costituzionale per la riduzione dei parlamentari è infatti andato per il 78,7% ai Sì e ai No il 21,29%. E’ stata la vittoria del Movimento 5 stelle, il taglio dei parlamentari è stato il loro cavallo di battaglia da anni e il risultato è stato un autentico plebiscito. Capitolo regionali. Anche qui, come da pronostici della vigilia, il Campania c’è stata la proclamazione e la riconferma in pompa magna di Vincenzo de Luca, lo sceriffo dei lanciafiamme. Il presidente in carica piazza un colpo mortale all’eterno secondo Caldoro, ottenendo le preferenze che oscillano sul 70%, praticamente annichilendo il principale avversario che si è attestato sul 18% di preferenze. Tra i banchi della maggioranza sono sicuri di avere seggi il Pd, De Luca Presidente, Campania Libera, Italia Viva, Fare Democratico Popolari e Noi Campani. Ottimi risultati per Mario Casillo che ottiene più di 40 mila voti. A livello nazionale, il centrosinistra ha vinto in tre Regioni, Toscana, Campania e Puglia, mentre il centrodestra in altre tre, Veneto, Liguria e Marche. Anomalia nelle Marche, dopo 25 anni a guida centro sinistra la spunta stavolta Forza Italia. In Toscana Eugenio Giani, rappresentante del Pd e sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, ha vinto con il 48,6 per cento dei voti a discapito di Susanna Ceccardi, sostenuta dal centrodestra (e in particolare dalla Lega), ha ottenuto il 40,4 per cento dei voti. Il Pd è primo partito con il 34,7 per cento delle preferenze, la Lega seconda con il 21,8 per cento. In Puglia a vincere è stato Michele Emiliano, governatore uscente, con il 46,9 per cento dei voti. Raffaele Fitto, del centrodestra, ha ottenuto il 38,9 per cento dei voti. In Veneto ha stravinto Luca Zaia, governatore uscente, giunto al terzo mandato. Ha ottenuto il 76,8 per cento dei consensi, una vittoria roboante, clamorosa. Il candidato del centrosinistra Arturo Lorenzoni ha ottenuto il 15,7 per cento dei consensi. In Liguria a vincere stato il governatore uscente, Giovanni Toti, del centrodestra, con il 56,13 per cento dei voti. Ferruccio Sansa, sostenuto dal centrosinistra, ha ottenuto il 38,9 per cento. Nelle Marche a vincere è stato il candidato di centrodestra, Francesco Acquaroli ottenendo il 49,1 per cento dei voti. Maurizio Mangialardi, del centrosinistra, ha ottenuto il 37,3 per cento dei consensi. In attesa dei risultati della Valle d’Aosta e delle comunali, si chiude questa speciale tornata elettorale. A livello nazionale, c’è stata una ottima affluenza alle urne. Come dice il nostro art. 48 della Costituzione, il voto è un diritto e un dovere civico. Sempre!
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