
In questi giorni, in vista dell’inverno e della probabile impennata dei contagi, è stato prorogato lo stato d’emergenza fino al prossimo marzo. Il consiglio dei ministri del 14 Dicembre ha varato il decreto che proroga al 31 marzo 2022 lo stato d’emergenza. E’ stata presa questa decisione in virtù dell’espansione della variante omicron nel mondo, si teme una ondata di contagi in tutto il mondo. Lo stato di emergenza fino a marzo giustificato dal fatto che è ancora in corso la campagna vaccinale e non mancano le incognite. Cosa cambia con la proroga? Restano in vigore le norme relative all’impiego del green pass e del green pass rafforzato, anche per quanto concerne i testi antigienici rapidi gratuiti. Per il green pass rafforzato, la norma prevede che esso debba essere utilizzato anche in zona bianca per lo svolgimento delle attività.
L’effetto principale riguarda il mondo del lavoro, principalmente l’uso dello smart working. La proroga consente, sia ai dipendenti privati che pubblici, di ricorrere al lavoro da remoto, derogando ad accordi sindacali o individuali con l’azienda. Inoltre, lo stato d’emergenza proroga i congedi parentali per i lavoratori dipendenti genitori di figlio convivente minore di 14 anni, nei casi in cui il figlio risulti positivo o in cui l’attività didattica in presenza sia sospesa. La proroga influisce anche sui viaggi e sulla loro limitazione. Lo stato d’emergenza consente all’esecutivo di restringere l’ingresso nel paese da parte di cittadini di altri stati ma anche di limitare il turismo dall’Italia verso i paesi esteri, considerati a rischio. Infine, con la proroga, il governo può ricorrere ai DPCM, decreti che non devono ricevere l’approvazione parlamentare.