
L’ambiente è la sfida del nuovo millennio per tutto il mondo. C’è in gioco in futuro di tutti, non c’è più tempo da perdere. La sopravvivenza dell’ecosistema e l’integrità dell’ambiente dipende da noi, dai nostri comportamenti. Il piano Nazionale di ripresa e resilienza dedica un capitolo, una missione alla transizione ecologica e alla rivoluzione verde. Il pilastro della transizione verde discende direttamente dall’European Green Deal e dal tentativo dell’Unione Europea di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Non solo, l’Unione si prefigge anche lo scopo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030. Il regolamento del NGEU prevede che una quota del 37% della spesa per investimenti debba sostenere gli obiettivi climatici. Il Green Deal prevede azioni concrete: investire in tecnologie rispettose dell’ambiente, sostenere l’industria nell’innovazione, introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite, economiche e sane, decarbonizzare il settore energetico, garantire una maggiore efficienza energetica degli edifici.
Come sarà finanziato il piano di investimenti nel Green Deal europeo? La Commissione ha proposto il 25% del budget totale 2021-2017 per contribuire all’azione per il clima e alle spese per l’ambiente attraverso molteplici programmi (ad esempio Horizon Europe e il FESR) per un totale di circa 503 miliardi di euro. Bisogna urgentemente intervenire per ridurre le emissioni inquinanti, prevenire e contrastare il dissesto del territorio, limitare l’impatto delle attività produttive sull’ambiente. La missione 2 del PNRR è volta a realizzare la transizione verde ed ecologica della società e dell’economia, al fine di rendere il sistema sostenibile e competitivo. Sono compresi gli interventi per l’agricoltura sostenibile e il miglioramento della capacità di gestione dei rifiuti. Sono previsti programmi di investimento e di ricerca per le energie rinnovabili, azioni per l’efficientamento del patrimonio pubblico e privato. Non mancano le iniziative tese alla salvaguardia e promozione della biodiversità del territorio, azioni di contrasto al dissesto idrogeologico.
In poche parole, una autentica rivoluzione verde tramite gli investimenti previsti dal recovery plun. Gli interventi sulla transizione ecologica della missione numero 2, contribuiscono al superamento dei divari territoriali. Le raccomandazioni della Commissione Europea sull’Italia invitano a investire al sud sulle infrastrutture per la gestione dei rifiuti e le infrastrutture idriche. Le riforme di sistema che accompagnano l’attuazione del piano, fondate alla semplificazione e al rafforzamento della capacità amministrativa delle regioni nel mezzogiorno, consentiranno un maggiore assorbimento delle risorse, con particolare riferimento agli incentivi in materia di efficienza energetica e riqualificazione degli edifici.
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