
ll Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è il piano preparato dall’Italia per rilanciare la fase post pandemia di COVID-19 . Il PNRR fa parte del programma europeo noto come Next Generation EU, un fondo per la ripresa europea da 750 miliardi di euro, dei quali oltre la metà, 390 miliardi, è costituita da sovvenzioni. Le risorse destinate al R.R.F “dispositivo per la ripresa e resilienza”, sono reperite attraverso l’emissione di titoli obbligazionari dell’Unione Europea. I fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza hanno lo scopo di rilanciare gli investimenti e far crescere l’occupazione; inoltre sono predisposti al fine di ridurre la disoccupazione nei paesi che soffrono di bassa crescita economica. Il regolamento RRF distingue sei macro aree di intervento, o meglio i pilastri sui quali il PNRR si focalizza. Riguardano:
- La transizione verde
- Trasformazione digitale
- Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva
- Coesione sociale e territoriale
- Salute e resilienza economica, sociale ed istituzionale
- Politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani
Le linee guida elaborate dalla Commissione Europea per l’elaborazione dei PNRR identificano le componenti come gli ambiti in cui aggregare progetti di investimento e riforma dei piani stessi. Il piano si articola in 16 componenti, raggruppate in sei missioni:
- Digitalizzazione, innovazione, cultura e turismo
- Rivoluzione verde e transizione ecologica
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile
- Istruzione e ricerca
- Coesione e inclusione
- Salute
La volontà del governo è quello di richiedere il massimo delle risorse RRF, pari a 191 miliardi di euro, divise in 68,9 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. Il primo 70% delle sovvenzioni è già fissato dalla versione ufficiale del regolamento RRF, mentre la rimanente parte verrà determinata entro il 30 giugno 2020 in base all’andamento del prodotto interno lordo dei paesi stati membri registrato nel biennio 2020-2021. Il PNNR rappresenta una occasione unica per il nostro paese, non c’è più tempo da perdere. L’Italia ha bisogno di rilanciarsi e rilanciare gli investimenti, per dare uno slancio definitivo all’economia nazionale.
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