
Colpo di scena!!! Come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia che tutto il mondo attendeva. E’ stato scoperto il nuovo vaccino contro il coronavirus, sviluppato da Pfizer e Biontech. Questo vaccino è risultato efficace al 90 % nel prevenire la comparsa dei sintomi e di conseguenza del Covid19. Attualmente la sperimentazione è nella fase 3 ed è attualmente in corso. Il vaccino è stato testato su 44 mila volontari, 94 hanno sviluppato la malattia. Questa notizia ha avuto un impatto devastante, in senso positivo, su tutti i mercati finanziari globali. I listini hanno messo la sesta marcia, tutte le borse mondiali hanno chiuso in netto rialzo. Se tutto va come deve andare, il vaccino arriverà in Europa e in Italia in pieno 2021, con 1, 3 miliardi di flaconi. Cinquanta milioni di dosi, invece, dovrebbero essere distribuiti entro la fine di quest’anno. La commissione Europea sta trattando con tantissime aziende, e le trattative sono tutt’ora in corso. Infatti, tra le tante aziende, la commissione ha già realizzato contratti di preacquisto con AstraZeneca e Johnson & Johnson, per citarne alcune. Inoltre, l’organo europeo ha stipulato un contratto di preacquisto anche con Pfizer e Biontech, per l’acquisto di 300 milioni di dosi da distribuire eventualmente in tutta Europa. Ovviamente, bisogna andarci con i piedi di piombo. Attualmente ci sono anche altre sperimentazioni in fase 3, come citato precedentemente, una di queste riguarda il vaccino di Oxford AstraZeneca. Questo vaccino è stato sperimentato anche in Italia. Qual è la differenza con gli altri vaccini già sperimentati? Il vaccino sviluppato da Pfizer e Biontech è un vaccino a RNA. Diversamente dagli altri, utilizza le informazioni contenute nel nucleo del Sars-Cov-2 relative alla proteina Spike, di cui il virus si serve legare le cellule umane e penetrarle. Una volta che il vaccino è efficace, testato e comunque pronto per la distribuzione cosa succede? Quale sarà il prossimo passo? Ogni paese dovrà organizzare un piano di distribuzione in base alle esigenze della popolazione, individuando i centri per la somministrazione. Sarebbe cosa buona e giusta, nel caso, anticiparsi e farsi trovare pronti, quando sarà ufficiale la somministrazione del farmaco. L’annuncio di ieri è stato evidenziato come un grande manifesto per la medicina e per la scienza, qualcosa si muove. E’ stato raggiunto un traguardo importante. Attendiamo ulteriori evoluzioni, più fiduciosi nel futuro. Stavolta, forse ce la faremo veramente? Ai posteri l’ardua sentenza…
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