
Ai tempi del Covid19, il mondo e me medesimo, abbiamo visto nascere due correnti di pensiero: negazionismo e complottismo. Ma cosa rappresentano questi concetti nella realtà dei fatti? Secondo l’enciclopedia Treccani il negazionismo è un “termine con cui viene indicata polemicamente una forma estrema di revisionismo storico la quale, mossa da intenti di carattere ideologico o politico, non si limita a reinterpretare determinati fenomeni della storia moderna ma, specialmente con riferimento ad alcuni avvenimenti connessi al fascismo e al nazismo (per es., l’istituzione dei campi di sterminio nella Germania nazista), si spinge fino a negarne l’esistenza o la storicità”. Negare l’olocausto è un atto barbarico. In Italia il negazionismo è punito con la reclusione da 2 a 6 anni, nei casi in cui la propaganda, l’istigazione e l’incitamento si fondino «in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra» come vengono definiti dallo Statuto della Corte penale internazionale. Ma come vi accennavo all’inizio, questa forma di revisionismo vuole essere applicata attualmente anche alla pandemia. In tutto il mondo stanno nascendo comitati di protesta, i c.d negazionisti, o volgarmente chiamati gli anti Covid19. A ruota li seguono centinaia e migliaia di frequentatori social che, senza la minima cognizione basilare, negano addirittura l’esistenza del Covid19. Abbiamo avuto il caso dei gilet arancioni. Per loro il virus, non esiste, lo sventagliano ai quattro venti a cuore aperto. Il covid19 è una boutade in cui medici e governatori hanno raccontato bugie agli italiani. Addirittura una forma di negazionismo è perpetrata anche da determinati politici. Un esempio a caso, Matteo Salvini, anticipato da Zingaretti ai tempi pre covid19. Il segretario, prima di essere contagiato, addirittura sbeffeggiava la pandemia andandosene in giro senza dispositivi di protezione. Per non parlare del Matteo verde nazionale, che nei suoi tour elettorali se ne andava e tutt’ora va a zonzo orgogliosamente senza mascherina, salvo poi come sempre cambiare idea seconda degli eventi. Parenti affini ai negazionisti sono i complottisti. Nei primi mesi del 2020, tante teorie complottiste sono fiorite. Una di queste mette alla luce il team principal della cricca, Bill Gates. Secondo una di queste teorie, il multimiliardario ha finanziato progetti per trovare terapie, vaccini e tecnologie con cui affrontare il virus. Un’altra sostiene che lui sia l’untore, l’inventore. Ancora, un’altra cospirazione mitologica sostiene che Bill ha brevettato il vaccino e che lo usa per tenere sotto controllo le persone. Non manca all’appello chi sostiene che ci sia in atto una guerra batteriologico dietro questa pandemia, un nuovo ordine mondiale che tesse le fila da buon burattinaio. Da buon appassionato di geopolitica, di stranezze ne ho viste. Anche io, personalmente, sono dubbioso, ci sono tante cose non dette o dolosamente non velate. Ma, nella realtà, rimangono pur sempre ipotesi o congetture, non supportate da fatti concreti o che ancora non si sono rivelate ai nostri occhi. Atteniamoci alla realtà, per adesso. Per la fantasia, c’è tempo.
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