
Siamo alle soglie delle elezioni presidenziali statunitensi. Il 3 novembre si vota per eleggere il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America. Si sfidano il presidente in carica, Donald Trump, e lo sfidante John Biden. Queste settimane sono state impegnative per i due candidati, tra convention, litigate pubbliche, dibattiti, confronti. Si annuncia una battaglia fino all’ultimo voto. Donald Trump, lo conosciamo molto bene, più per le sue follie che per i suoi meriti. Ma chi è John Biden? Il nuovo che verrà o il solito candidato politico che mantiene e poi, come succede spesso con le candide promesse, una volta al potere, svaniscono nel nulla? Biden, dopo il ritiro di Bernie Sanders, è stato nominato dalla convention dei democratici a sfidare Donald Trump, leader dei repubblicani. Nella sua carriera politica ha ricoperto per tantissimi anni il ruolo di senatore.
Inoltre, è stato per tanto tempo Presidente della commissione Esteri del Senato degli Stati uniti. Come ogni candidato o presidente degli Stati Uniti, anche Biden è finito nella lista delle donne che lo hanno accusato di comportamenti molesti o poco appropriati. Non solo è stato presidente della commissione esteri del senato statunitense, ma da inizi anni 90 fino alla metà è stato presidente della commissione giustizia del Senato federale. Il candidato sfidante è stato sempre considerato un fedelissimo di Barak Obama, un suo alfiere, un suo fedelissimo. Durante il mandato presidenziale dell’ex presidente Obama, lui ha avuto un ruolo chiave nella politica estera degli stati uniti, è stato lo stretto consigliere del presidente. Ha inciso molto nelle scelte di Obama, dall’Iraq, alla questione Bin Laden, fino allo stesso ritiro delle truppe dalla nazione iraqena nel 2011.
Quali sono i punti chiavi del programma elettorale di Biden? Ovviamente, candidatosi con i democratici, John si presenta come un progressista, che ha come obiettivo la tutela e il riconoscimento della classe media. In che modo? Approvando una sorta di piano Marshall da 10 milioni di posti di lavoro: la c.d clean economy. Piano espansivo di investimento nelle infrastrutture, con lo scopo di dare lavoro alla classe media e di conseguenza, a far crescere in maniera esponenziale l’economia. A differenza di Trump, totalmente reietto alla tutela ambientale, John punta molto sulla questione dei cambiamenti climatici. E’ il principale sostenitore dei veicoli elettrici. Tramite il sistema degli appalti pubblici, vuole arrivare ad alimentare la nazione grazie all’energia rinnovabile. Il suo obiettivo è l’emissione 0, missione ardua ma meritevole di tutela. In tempi di Covid, la sanità ha un ruolo chiave in ogni Stato del mondo. Trump ha letteralmente stravolto quello che Obama aveva fatto precedentemente in tema di sanità.
Bene. John Biden mira a far ripartire l’Obama care, la più grande riforma sanitaria avvenuta negli Stati Uniti, nonché cavallo di battaglia del presidente Barak Obama. Vista l’ascesa del neo liberismo più sfrenato, dove chi è più ricco diventa sempre più ricco, chi più povero sempre più povero. Con la vecchia riforma, anche chi magari non poteva permettersi determinate cure poteva curarsi. Insomma, le premesse sembrano essere buone. I sondaggi danno leggermente John Biden in vantaggio, ma sappiamo i sondaggi come sono. Nelle precedenti elezioni Hilary Clinton era in vantaggio nei sondaggi, poi sappiamo come è andata a finire. Che vinca il migliore!!!
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