Il “miracolo cinese”: no coviddi si riparty?!

Il presidente cinese
Il miracolo Cinese. Che sta succedendo in Cina? Mentre il resto del mondo è sotto attacco a causa della seconda ondata di questa brutale pandemia, il paese del dragone sta vivendo in una inedita e apparente normalità. In Europa si stanno attuando di nuovo i lockdown, esempio come la Francia, prossimamente seguiranno gli altri paesi, come il nostro. L’economia europea sta crollando con le chiusure, mentre il PIL del dragone schizza a ritmo di record, favorita dalle aperture e dalle vendite espansive post covid. C’è un perché a tutto questo? Cosa si nasconde dietro a tutto questo? Forse una giustificazione c’è. In Cina da marzo scorso i casi sono precipitati da migliaia a pochi al giorno. 
In un paese di 1,4 miliardi di abitanti, sarebbero pochissimi i ricoverati nelle terapie intensive degli ospedali. A Wuhan, epicentro della pandemia mondiale, è ritornato tutto alla normalità. Tutti entrano e frequentano i negozi, bar, pub, locali, mercati. I trasporti sono tornati ai fasti di un tempo, metropolitane aperte. Poche persone indossano la mascherina e mantengono il distanziamento per evitare il contagio. Ai ristoranti tutti si siedono vicini, senza mascherina. Le discoteche hanno riaperto, tutti ballano allegramente. Tutto questo grazie anche al modello Wuhan, che non consiste solo nell’applicare il lockdown in una regione o determinata zona come soluzione finale, ma ha una sua finalità ben precisa. Questo modello si fonda su una strategia fondata sulle c.d 3 T:  testare, tracciare, trattare. Modello non adottato da noi e dagli altri paesi.
La Cina, a differenza degli altri paesi, fa centinaia e migliaia di test in più. Non solo, a fare la differenza è la capacità di prevenire il focolaio, intervenendo in maniera tempestiva dove ce nè bisogno. Centinaia e migliaia di tamponi fatti alla popolazione. Si rintracciano i positivi, si fanno indagini, tamponi a tappeto. In una media di 10 casi, vengono tamponati 10.000 tamponi in pochissimi giorni. Tracciamento della popolazione tramite i big data, tramite le app we chat e alipay, che condividono miliardi di utenti e la posizione di ogni singolo cittadino. Questi dati poi, vengono incrociati con altri e altri informazioni ottenute con il sistema di screening, molto usato in Cina.
Questi screening consistono nel riconoscimento facciale, in modo che, in caso di positività, si rintraccia subito la persona. Cosi chi entra in contatto con un positivo è messo immediatamente in isolamento e sottoposto a tampone. Il prezzo da pagare in tutto questo è la privacy, fortemente limitata a causa dei dispositivi di tracciabilità del cittadino. La Cina è un paese dove la libertà è limitata e la stampa è tenuta al guinzaglio.  Può essere che fanno filtrare immagini di libertà e di normalità per magari occultare la reale verità? Può essere. Come può essere che il sistema cinese sia davvero efficiente e tutto il mondo è rimasto a guardare, sonnecchiando sogni tranquilli. Lo scopriremo ben presto, se si tratterà veramente, di miracolo cinese!!!!
Come si combatte in Cina il contagio

www.google.it

https://www.paleolitika.it/wp-admin/post.php?post=1673&action=edit

Pubblicato da Gianluca Castaldo

Mi chiamo Gianluca, i miei amici mi chiamano affettuosamente Giangy, ho 36 anni e attualmente lavoro presso un azienda. Qualche anno fa mi sono laureato in legge, la mia formazione è di stampo umanistico giuridico. Da poco mi sono cimentato in questa avventura del digital marketing. Il progetto "Paleoliitika" è partito dal nulla. Una notte insonne con un sogno nel cassetto, portare il mio mondo nelle case delle persone, usando uno dei mezzi se non il mezzo che ha più effiacacia comunicativa al mondo, internet. Paleolitika è uno spazio generalistico che si occupa di più tematiche, dal Covid all'ambiente, dalla politica all'economia, dalla geopolitiica al mondo digital. Oltre la conoscenza, voglio portare me stesso nel mio spazio web. Ho coniato i miei follower "Paleolitikani", ognuno di loro fa parte di questa grande famiglia. Uniti, andremo lontani. Forza Paleolitika!!!!