
Argomento di discussione attuale in Europa e soprattutto in Italia, è il famigerato Green Pass, ovvero la certificazione verde. Il decreto legge n 105/2021 che ha attuato tale misura, presenta delle criticità, ma non si prefigura come un atto anticostituzionale. Le misure hanno riguardato in parte teatri, bar, ristoranti, cinema, musei, escludendo, almeno per il momento, i trasporti e gli altri settori. Il testo si presenta astrattamente antinomico quando non fa menzione del soggetto predisposto al controllo delle certificazioni verde. Solo una direttiva del Ministero dell’interno ha chiarito chi e cosa deve controllare il soggetto predisposto a tale mansione, anche se un ristoratore o barista non può surrogarsi a pubblico ufficiale, chiedendo le generalità dei clienti. A livello costituzionale, la direttiva non è presente neanche tra le prime tre fonti gerarchiche dello Stato, quindi non ha in se per sé valore di legge.
Ci chiediamo ma il Green Pass è anticostituzionale? Assolutamente No. Per essere incostituzionale una norma deve violare uno o più articoli della costituzione. Non viola l’art 16 della Costituzione in quanto esso “riconosce la libertà di movimento a tutti i cittadini salvo che una legge disponga limiti, di carattere generale dettati da motivi di salute”. E’ la medesima Costituzione che ammette limitazioni e il decreto rispetta tukur l’art 16 della carta costituzionale. Il certificato verde, inoltre, non costituisce neanche una limitazione alla libertà di spostamento. Si prefigura come una condizione per accedere in determinati posti. Accertata la legittimità del provvedimento, un cavillo legale però potrebbe far saltare il banco. Il D.L 105/2021 che istituisce il green pass è atto avente forza di legge, immediatamente efficace e quindi vincolante.
Come sappiamo, un Decreto Legge viene emanato dal Presidente della Repubblica, adottato dal governo in situazione di necessità e urgenza, ai sensi dell’art 77 della nostra costituzione Ma sappiamo anche che il Decreto deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, altrimenti perde efficacia fin dall’inizio. Quindi se non avviene il passaggio in Parlamento, il Decreto perde efficacia e quindi un cittadino che si sente leso dalla normativa del Green Pass, può fare ricorso e ha ottime possibilità di ottenere tutela, ottenere giustizia.
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