
Oggi si parla di tanto o meglio si abusa del concetto di “amministrazione virtuosa”. Concetto forte e ad effetto, ma se applicato alla concreta attualità dello stato di salute delle pubbliche amministrazioni, esso assume un significato meramente astratto. Concetto spesso strumentalizzato in funzione di una demagogia populista, utilizzato a fini spesso strumentali, finalizzato allo scopo accattivarsi il consenso del cittadino. Oggi gli enti territoriali hanno la facoltà, o meglio la possibilità di intercettare i fondi del PNRR. Importante è intercettare questi fondi, intercettarne alcuni non vuol dire per un ente assurgersi ad “amministrazione virtuosa”, perché semplicemente o per capacità o per negligenza, se ne possono perdere altri altrettanto importanti. Meglio affidarsi ai tradizionali indicatori di efficienza ed efficacia, solo in base a quest’ultimi possiamo realmente capire se una amministrazione pubblica realmente risulta virtuosa.
I concetti di efficienza e di efficacia sono stati definiti nell’ambito delle scienze aziendalistiche. Un sistema amministrativo efficiente ed efficace da la possibilità ai cittadini di fruire dei servizi, che sono loro riconosciuti dall’ordinamento normativo. La legge 31 Dicembre 2009, n. 196, rubricata come “Legge di contabilità e finanza pubblica”, all’art. 21 comma 11, prevede che a ciascuno obiettivo identificato andranno assegnati uno o più indicatori significativi, per arrivare ad un massimo di quattro, per misurarne i risultati in termini di interventi e livello dei servizi. Cosa sono questi indicatori? Un indicatore è una misura espressa in forma quantitativa, in grado di farci capire e sintetizzare l’andamento di fenomeni oggetto di valutazione ed indagine. Tramite quest’ultimi si possono comprendere e capire realmente se una amministrazione risulti efficiente ed efficace. Tramite questi indicatori possiamo valutare la perfomance di un’amministrazione pubblica in termine di economicità, efficienza ed efficacia.
In calce, alleghiamo una tabella illustrativa del contenuto dei quattro tipi di indicatori previsti dal DPCA 18/09/2012:
Tipologia di indicatori (Art. 6 DPCM 18/9/2012) | Cosa misurano | Alcuni esempi |
Indicatori di realizzazione fisica | Esprimono la misura dei prodotti e dei servizi erogati o lo stato di avanzamento della loro realizzazione | Numero di beneficiari di uno specifico intervento o di un’area di interventi Numero di utenti di un dato servizio Ammontare degli interventi completati (tipicamente per le infrastrutture, ad es. km di strade o banchine costruite,…) Numero di nuovi accordi stipulati per una data finalità Numero di ispezioni completate (eventualmente “pesate” per grado di complessità dell’i spezione), ma anche la percentuale delle ispezioni effettuate su quelle programmate Indice di informatizzazione (numero degli uffici informatizzati rispetto al totale previsto) |
Indicatori di risultato (output) | Esprimono l’esito più immediato del programma di spesa, ovvero la capacità dei prodotti e dei servizi erogati di essere adeguati alle finalità perseguite (incluse la misura degli esiti di efficientamento dell’Amministrazione), in termini di qualità conseguita, di beneficiari raggiunti, di usufruibilità del servizio. | percentuale di beneficiari di uno specifico intervento o di un’area di interventi sulla popolazione di riferimento ad es., percentuale di imprese che hanno ricevuto un dato incentivo; percentuale di personale che ha fruito di occasioni di formazione in servizio; percentuale di alunni che fruiscono del tempo pieno; percentuale di cittadini che fruiscono della social card, ecc..) percentuale di utenti di un dato servizio rispetto al bacino di popolazione interessata (ad es., percentuale di visitatori paganti su visitatori non paganti degli istituti statali di antichità e di arte con ingresso a pagamento; ecc..) Qualità di un dato servizio (ad es., tempo medio di attesa per l’espletamento dei procedimenti giudiziari; tempo medio di attesa per rilascio di documentazione/visti/certificati/ autorizzazioni; indice di affollamento delle carceri; livello di gradimento del servizio rilevato con strumenti di “ customer satisfaction”, ecc..) Esiti delle attività di ispezione (ad es., percentuale delle imprese “a rischio” coperte da ispezioni, migliaia euro di recuperi contributivi e sanzioni riscosse, numero di lavoratori irregolari e in nero emersi, …) Esiti di efficientamento dell’Amministrazione (ad esempio spesa media per telefonia fissa e telefonia mobile per utenza) |
Indicatori di impatto (outcome) | Esprimono l’impatto che il programma di spesa, insieme ad altri enti e a fattori esterni, produce sulla collettività e sull’ambiente. Tali indicatori sono caratterizzati da forti interdipendenze con fattori esogeni all’azione dell’ amministrazione | Percentuale di variazione del numero di reati sul territorio Percentuale di studenti che abbandonano prematuramente gli studi livello medio di competenze degli studenti percentuale di variazione degli incidenti stradali percentuale di variazione delle emissioni inquinanti nell’aria, nell’acqua, nel suolo percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani percentuale di famiglie sotto la soglia di povertà percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sul totale percentuale delle imprese che hanno ricevuto incentivi per l’innovazione, che hanno successivamente brevettato nuovi prodotti percentuale di utenti che gestiscono una pratica tramite internet rispetto al totale delle pratiche gestite anche con altri canali |
Indicatori di realizzazione finanziaria | Indicano l’avanzamento della spesa prevista per la realizzazione dell’obiettivo o dell’i ntervento. Possono essere associati ad un obiettivo soltanto in combinazione con indicatori di altro tipo . | percentuale di impegni sugli stanziamenti disponibili (ovvero capacità di impegno) percentuale di pagamenti sulla massa spendibile (ovvero capacità di spesa) velocità di smaltimento dei residui passivi (= pagamento in conto residui / residui iniziali per 100) |