
Domenico Sepe, pittore, scenografo, scultore di rilievo internazionale, ha rilasciato una sua intervista ad una emittente televisiva, nella fattispecie tv 2000, dove si è raccontato e in particolare ha raccontato la sua arte, la materia e l’eterno. Protagonista della mattinata è stata l’opera magnifica del Cristo Rivelato, opera composta proprio dalle mani sapienti del maestro. Lo scultore della materia e dell’eterno, ha voluto spiegare i passi, le origini che hanno portato alla nascita di questa opera bronzea. In merito all’opera del Cristo Rivelato, ospitata nel museo cripta di Brusciano, Domenico si è soffermato sul significato e sul senso dell’opera. “Ho voluto raccontare il momento la resurrezione, con una mano che si svela e con il volto metà velato e scoperto, quindi che si rivela non si svela, rivela la sua identità. La vita che vince la morte, la morte è rappresentata da quel velo che copre parte del volto, nell’altra parte del volto invece figura questo occhio che cerca la luce, cerca la vita”.
Come accennato in precedenza, l’opera magnifica del Cristo Rivelato è situata nei pressi del museo cripta di Brusciano, in provincia di Napoli. Il sito attrae numerosi visitatori e il Cristo Rivelato rappresenta il fiore all’occhiello del museo. Anche se, come racconta Domenico, il museo ha allargato gli orizzonti aprendo ad altre forme di arte. “E’ stato un momento fantastico per me, attraverso la scultura è nato un museo tutt’ora polifunzionale, si fa arte, dove i bambini possono accedere e gli artisti vi possono accedere ed esporre. Si è creato un momento per la provincia di Napoli, nella fattispecie Brusciano, un momento di condivisione di amore, cultura e soprattutto di bellezza. Noi dobbiamo educare, educare al bello”. Così ha concluso il suo intervento a tv 2000 lo scultore Domenico Sepe.
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