
Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha portato un epocale cambiamento nel modo di vedere la macchina amministrativa. Una pubblica amministrazione più moderna, al passo con quelle europee e mondiali, più snella, ma soprattutto più efficace. Dei passi, nel corso degli anni sono stati fatti. Il ministro Renato Brunetta, proprio qualche giorno fa, ha annunciato la nascita del Comitato per la transizione amministrativa. Esso si compone di 21 esperti e rappresentanti provenienti da amministrazioni centrali locali, grandi aziende, autorità indipendenti e associazioni del mondo imprenditoriale. Qual è lo scopo che si prefigge? In primis, sosterrà il dipartimento della funzione pubblica nel monitoraggio dell’reingegnerizzazione della digitalizzazione e dell’implementazione della pubblica amministrazione.
Secondo il ministro Brunetta, il Comitato “nasce con l’obiettivo di supportare le trasformazioni organizzative nella Pubblica amministrazione: una sorta di “advisory board” composto da ventuno esperti e rappresentanti di amministrazioni centrali e locali, autorità indipendenti, grandi aziende, associazioni del mondo imprenditoriale. Il Comitato mi sosterrà nel monitoraggio dell’implementazione e della reingegnerizzazione dei processi legati alla digitalizzazione e alla complessiva riforma della Pubblica amministrazione, tassello cruciale per attuare il Pnrr. Servirà inoltre a registrare il grado di soddisfazione di cittadini e imprese, a individuare colli di bottiglia e buone pratiche, a rafforzare le sinergie pubblico-privato e a monitorare le differenze territoriali per suggerire strategie mirate di aumento dell’attrattività. Abbiamo bisogno di un ‘termometro’ che ci aiuti a misurare strada facendo la temperatura della riforma della pubblica amministrazione, l’evoluzione dei progetti in fatti. Il contributo del Comitato sarà prezioso per segnalarci tempestivamente gli eventuali correttivi e interventi aggiuntivi che si renderanno necessari. Per questo ho voluto esponenti del mondo dell’impresa e delle banche accanto a grandi e piccole amministrazioni. Si cambia soltanto insieme.“
Brunetta, inoltre, si sofferma sui membri del comitato e fa un elenco. “I componenti del Comitato sono Piero Antonelli, Direttore generale dell’Upi; Laura Aria, Commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom); Paolo Calcagnini, Vice Direttore generale di Cassa depositi e prestiti; Vincenzo Caridi, Direttore Direzione centrale Tecnologia, informatica e innovazione dell’Inps; Ernesto Ciorra, Direttore Funzione Innovazione e Sostenibilità di Enel; Giordano Colarullo, Direttore generale di Utilitalia; Silvia Giacomelli, Capo Divisione Economia e diritto della Banca D’Italia; Alessia Grillo, Segretario generale della Conferenza delle Regioni; Vanni Le Donne, Capo Divisione Sviluppo organizzativo della Banca D’Italia; Riccardo Maltoni, Direttore Organizzazione di Poste Italiane; Maria Vittoria Marongiu, Direttore generale dell’Aran; Marcello Minenna, Direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli; Federico Monaco, Direttore generale Servizi fiscali dell’Agenzia delle Entrate; Veronica Nicotra, Segretario generale dell’Anci; Daria Perrotta, Presidenza del Consiglio dei ministri; Filippo Romano, Dirigente Ufficio Vigilanza e vigilanze speciali dell’Anac; Raffaella Saporito, SDA Bocconi; Stefano Stinchi, Direttore Divisione Pubblica amministrazione di Microsoft Italia; Stefano Tomasini, Direttore Sistemi informativi dell’Inail; Gianfranco Torriero, Vice Direttore generale di Abi; Giuseppe Tripoli, Segretario generale di Unioncamere“.
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